REGOLAMENTO ORGANIZZATIVO ATTUATIVO DELLO STATUTO
delle relazioni e attività associative
(20 Febbraio 2012)
INDICE
1.1 Finalità
1.2 Ammissione alla collaborazione
1.3 Funzionamento
1.4 Elezioni – Commissione elettorale
1.5 Consiglio Direttivo
1.6 Segreteria
2.1 Commissioni Organizzative
2.2 Contrade
2.3 Commissariamento di una Contrada
2.4 Costumi
2.5 Armi
3.1 Vigilanza
3.2 Palii Vinti – Esposizione stemmi e Bandiere
3.3 Stemmi – Bandiere – Gagliardetti
3.4 Uso commerciale dei marchi
3.5 Palio – Corteo – Comportamento
4.1 Attività
4.2 Manifestazioni ed iniziative
4.3 Servizi Comuni – Corsi
4.4 Attrezzature
5.1 Sicurezza ed Assicurazione
6.1 Provvedimenti disciplinari
6.2 Controversie
6.3 Continuità
6.4 Soci Onorari
7.1 Validità
1.1 – Finalità.
Il presente Regolamento viene redatto per rendere più chiaro ed univoco il contenuto dello Statuto approvato nell’Assemblea Straordinaria dei Soci il 2 Dicembre 2010 e coprire di normativa quelle parti soggette a variazioni richieste dallo svolgersi della vita associativa attiva.
In caso di conflitto normativo il contenuto dello Statuto ha maggior valore Giuridico.
Fanno parte integrante del presente Regolamento:
Le norme che regolano l’attività del Collegio dei Probi Viri;
Le norme che regolano l’attività del Collegio dei Sindaci Revisori;
Le norme che regolano i giochi del Palio;
Le norme che regolano lo svolgimento della Giostra;
Le norme che regolano l’uso dei Marchi.
1.2 – Ammissioni alla collaborazione.
Sono ammesse alla collaborazione esterna tutte le Associazioni del comune iscritte all’Albo del Volontariato o che comunque svolgono attività d’impegno sociale, culturale e ricreativo sul territorio comunale.
1.3 – Funzionamento. (Art. 13 e 21 St.)
Il Presidente e, in mancanza di questi, il suo vice, in aggiunta a quanto previsto dall’Art.13 dello Statuto, può, per iniziativa propria o su mandato del Consiglio, convocare in Assemblea Ordinaria o Straordinaria i contradaioli di ogni singola Contrada o per gruppo di Contrade, previo accordo con i Capitani interessati.
Per ogni Assemblea di contrada e per le Assemblee generali, deve essere nominato un Presidente e un Segretario verbalizzante (Art. 13.7 St.). Nel verbale deve risultare il nome dei presenti effettivi o per delega ove prevista.
(ART. 3.4 St.) –“La convocazione dell’Assemblea deve avvenire mediante avviso, contenente l’ordine del giorno nonché l’indicazione del luogo, del giorno e dell’ora dell’adunanza, da affiggersi presso la sede dell’Associazione almeno 15 (quindici) giorni prima di quello fissato per l’adunanza, nonché presso luoghi ben visibili di ciascuna Contrada.”
1.4 – Elezioni – Commissione Elettorale. (Art. 13.8 St.).
– Le elezioni degli organi dirigenti avvengono:
– allo scadere naturale dei mandati;
– in caso di dimissioni di questi ultimi;
– dopo un periodo di commissariamento (Art. 1.5 Reg.).
La Commissione Elettorale viene nominata: dall’Assemblea degli Associati per il rinnovo del Consiglio Direttivo, del Collegio dei Sindaci Revisori e del Collegio dei Probi Viri; dall’Assemblea di Contrada per il rinnovo dei Consigli di Contrada.
Contestualmente alla nomina della Commissione Elettorale l’Assemblea degli Associati delibera il numero di Consiglieri, nel numero minimo di 9 (nove), che dovranno essere eletti dall’Assemblea . (Art.14.1 St.).
I membri delle Commissioni Elettorali possono essere 3 (tre) o 5 (cinque). I membri nominano al loro interno un Presidente e un Segretario verbalizzante.
La Commissione provvede alla scelta dei candidati interpellando, in primis, i membri uscenti.
Per le elezioni del Consiglio Direttivo e dei Collegi dei Sindaci Revisori e dei Probi Viri il Presidente della Commissione Elettorale convoca in Assemblea Ordinaria i soci. Altrettanto dicasi per l’elezione dei Consigli di Contrada.
L’Assemblea dei soci viene normalmente presieduta dal Presidente della Commissione Elettorale, salvo ch’egli stesso sia candidato. In tal caso l’Assemblea nomina un presidente ad hoc.
I membri del Consiglio Direttivo vengono eletti a scrutinio segreto, salvo diverse indicazioni dell’Assemblea
Ogni elettore può esprimere un massimo di preferenze pari al numero dei candidati da eleggere.
I Consigli di Contrada devono essere eletti successivamente all’elezione dei membri del Consiglio Direttivo ma in ogni caso entro 15 (quindici) giorni dall’elezione dei membri del Consiglio Direttivo (Art.14.4 St.).
Per il Consiglio Direttivo risultano eletti i primi che hanno ottenuto più voti nel numero dei candidati da eleggere stabilito dall’Assemblea dei Soci. (Art.14.1 St.).
Per il Consiglio di Contrada risultano eletti i primi 7 (sette) che hanno ottenuto più voti. (Art.22.1 St.).
Le schede contenenti i nomi dei candidati devono essere prodotte dalla Commissione Elettorale secondo le modalità da essa stabilite.
1.5 – Consiglio Direttivo. (Art. 14 St.)
Il Consiglio Direttivo viene convocato in riunione secondo le norme stabilite dallo Statuto. (Art.14/14 St.)
Il Presidente, od il suo vice, sono tenuti a garantire la propria presenza, o la presenza di un membro eletto del Consiglio Direttivo, alle Assemblee di Contrada, alle manifestazioni delle Contrade, alle elezioni degli organi dirigenti delle Contrade, alle manifestazioni ufficiali e di rappresentanza nonché alle riunioni delle singole Commissioni e Contrade qualora i relativi responsabili ne facciano richiesta.
I membri eletti, opportunamente incaricati dal Presidente o dal suo vice, sono tenuti ad effettuare la prevista vigilanza sulle attività delle Contrade (Art.14/11 St.).
1.6 – Segreteria. (Art.15 St.)
Secondo quanto previsto dallo Statuto la Segreteria è composta dai seguenti membri del Consiglio Direttivo: Presidente, Vice-Presidente, Segretario e Cassiere. Possono essere chiamati a farne parte anche altri membri del Consiglio Direttivo o associati con particolari competenze e funzioni. L’organizzazione della Segreteria deve essere approvata dal Consiglio.
Dell’attività della Segreteria deve esserne aggiornato il Consiglio Direttivo a cura del Presidente.
Per comodità si riportano i compiti della Segreteria assegnati dallo Statuto:
– coadiuvare il Presidente nell’esercizio delle proprie funzioni;
– dare esecuzione alle deliberazioni del Consiglio Direttivo e dell’Assemblea;
– selezionare e/o elaborare le proposte da sottoporre all’esame del Consiglio Direttivo;
– coordinare e vigilare l’attività delle varie componenti dell’Associazione;
– curare lo svolgimento degli ordinari adempimenti burocratici, fiscali, contabili ed
amministrativi.
Oltre alle attività di routine viene affidato alla segreteria il compito di collaborare con il Presidente ed il suo vice nella raccolta delle proposte di manifestazioni, uscite, scambi, ospitalità, feste ecc. da inserire nel programma ufficiale da redigere all’inizio di ogni anno nonché raccogliere le richieste che a tale proposito arrivano di volta in volta dopo l’estensione del programma annuale medesimo.
2.1 – Commissioni Organizzative. (Art.14/12 St.)
“Il Consiglio Direttivo svolge i suoi compiti strutturandosi in Commissioni con compiti tecnici, propositivi ed esecutivi a seconda delle varie necessità.
Le Commissioni sono presiedute da un membro del Consiglio Direttivo e formate da membri dello stesso e/o da collaboratori esterni approvati dal Consiglio Direttivo; in ogni caso le proposte delle Commissioni devono essere sempre sottoposte alla ratifica e/o all’approvazione del Consiglio Direttivo”.
Le Commissioni attualmente costituite su delibera del Consiglio Direttivo sono:
– Commissione Storica e Corteo (organizzazione Corteo Storico e gestione costumi);
– Commissione Tuttaponti (gestione dello stand gastronomico e delle iniziative gastronomiche);
– Commissione Relazioni Esterne e Coordinamento delle Contrade;
– Commissione Cultura e Spettacoli;
– Commissione Logistica (gestione della logistica in generale)
Per opportunità organizzative le Commissioni possono essere accorpate tra di loro secondo le indicazioni e l’approvazione del Consiglio.
Per opportunità il Presidente può avocare a sé o assegnare temporaneamente al Vice Presidente la responsabilità di una o più Commissioni.
Su proposta del Presidente, del vice o di un membro del Consiglio, possono essere costituite nuove Commissioni in via permanente o con incarico contingente alle sopraggiunte necessità od opportunità.
I responsabili delle Commissioni possono scegliere i propri collaboratori tra gli associati, e non, che ritengano più idonei, sottoponendo al Consiglio la relativa ratifica.
I responsabili sono tenuti a presentare al Consiglio, secondo le modalità ed tempi dallo stesso indicati, i programmi delle attività necessarie al funzionamento dell’organizzazione dettagliando le scadenze, i tempi necessari, il numero minimo dei volontari occorrenti, il nome delle contrade impegnate a fornirli, gli incarichi assegnati ai collaboratori, gli eventuali impegni economici.
I responsabili delle Commissioni sono tenuti ad inventariare annualmente il materiale affidatigli o presentare i relativi aggiornamenti unitamente alla relazione annuale sulle attività. (Art.10 St.)
Commissione Storica, Corteo.
a) – Programma gli impegni relativi alle uscite, alla realizzazione del Palio, alle uscite straordinarie. Nel limite delle proprie naturali attribuzioni potrà altresì cimentarsi nella ricerca di uscite a remunerazione allo scopo di rafforzare gli introiti di cassa per autofinanziamento (Art.2/5 St.). Entro due mesi dal Palio essa avrà provveduto ad elaborare il programma organizzativo della manifestazione in collaborazione con le altre Commissioni con particolare riferimento alla Commissione Logistica.
In preparazione del Palio la Commissione dovrà verificare le idoneità alla partecipazione delle singole Contrade. Tali idoneità dovranno essere acquisite con la fattiva collaborazione dei Capitani di contrada nella preventiva preparazione organizzativa e logistica della manifestazione; nella partecipazione alle prove richieste; nella tenuta dei costumi e nella insindacabile disposizione dei figuranti all’interno della sfilata così come previsto dalla Commissione Storica e Corteo. La mancanza di idoneità penalizza la contrada sino alla possibile esclusione dalla manifestazione decretata dal Consiglio.
In vista del Palio ed in collaborazione con la Segreteria e con la Commissione Rapporti Esterni, il Responsabile della Commissione dovrà provvedere a tutta la documentazione necessaria allo svolgimento della Giostra ivi compresi i documenti relativi ai fantini, ai cavalli, e tenere i necessari rapporti con le autorità comunali e sanitarie.
b) – Uscite. Le uscite vengono coordinate dal Responsabile della Commissione ed organizzate d’intesa con i membri della stessa. Dopo l’accordo con le contrade la composizione dei corteggi non deve essere modificata se non su specifica intesa con il Responsabile. Altrettanto dicasi per la sospensione delle manifestazioni organizzate dal Consiglio. In caso di presunti impedimenti per avversità atmosferiche od altra causa la soppressione della manifestazione deve essere disposta dal Responsabile della Commissione.
c) – Ricerca storica. Oltre i normali compiti istituzionali questa Commissione ha quello di procurare i preventivi di spesa per la realizzazione di nuovi costumi, armi, ecc., collaborando ed indirizzando le contrade nella scelta degli stessi vestiti ed armi escludendo, eventualmente, dai cortei, gli abiti non consoni al periodo storico rappresentato.
La ricerca storica viene affidata a uno o più esperti che hanno il compito di fare ricerca sugli avvenimenti storici di riferimento (1530/1570), sulle abitudini, sui costumi, sulla cucina, sulle feste e su quant’altro può ritenersi interessante ai fini della rievocazione.
Commissione Tuttaponti.
All’inizio dell’attività sarà premura di questa Commissione segnalare alla Segreteria, con una breve nota, il nome dei fornitori, le condizioni ed i tempi di consegna e di pagamento, gli eventuali sconti ed agevolazioni, le difficoltà o le diverse opportunità. Nel provvedere alle necessità di dispensa dovrà elaborare un menu circolare di base e, giornalmente, annotare su stampato predisposto i bisogni della cucina e della dispensa nonché il numero dei volontari necessari al servizio predisponendo i turni.
All’interno degli ambienti di servizio devono essere esposte le norme di “Buona Prassi Igienica” previste dalle leggi vigenti in materia di salute pubblica.
I responsabili di turno devono accertare che tutte le norme igieniche ambientali e individuali siano rispettate e segnalare eventuali necessari interventi o provvedimenti al Responsabile della Commissione.
I responsabili di turno devono altresì compilare l’apposita scheda delle presenze, da inviare tempestivamente alla compagnia, per la copertura assicurativa dei volontari presenti in servizio.
Il responsabile di turno deve anche provvedere alla verifica del materiale occorrente per il buon funzionamento della pizzeria e della sala da pranzo e ad integrare od ordinare quello mancante in modo tale che i turni successivi non abbiano a soffrirne.
Ogni anno, ad inizio attività, deve essere tenuto, ai volontari, un breve corso di aggiornamento sulle Norme di Buona Prassi Igienica (sulla conservazione dei cibi, igiene personale ecc.), e sulle relazioni con il pubblico.
Commissione Coordinamento e Rapporti Esterni.
Compito primario è farsi promotrice d’iniziative di armonizzazione dei rapporti tra le Contrade, tra le Contrade ed il Consiglio, raccogliendo le proposte e le istanze dei Capitani, partecipando alle riunioni di contrada dalle quali arriva l’invito.
A questa Commissione il Consiglio può affidare lo studio e la realizzazione delle pratiche burocratiche inerenti il rispetto delle normative comunali, delle leggi e di quant’altro sia burocraticamente utile alla conduzione dell’Associazione tenendo, quando necessario, i contatti preliminari di consulenza con lo studio legale prescelto, con le autorità Comunali, Provinciali ed altre.
Di ogni iniziativa il responsabile ne rende edotto il Consiglio che ne valuterà l’opportunità.
Quando se ne ravvisi la necessità il responsabile deve rendersi disponibile ad affiancare il Presidente, il vice e i responsabili delle altre Commissioni nelle attività di rappresentanza.
Alla Commissione possono essere affidati incarichi temporanei per particolari necessità delle quali nessuna Commissione è specificamente competente.
Commissione Cultura e Spettacoli.
Questa Commissione ha il compito di organizzare l’attività culturale che l’Associazione si propone di promuovere durante l’arco dell’anno, con particolare riferimento agli spettacoli estivi. Allo scopo le viene attribuita l’organizzazione del montaggio e smontaggio del palcoscenico e delle attrezzature annesse e di quant’altro occorra per la diffusione dei programmi: ciò, per quanto di pertinenza, in collaborazione con la Commissione Logistica.
Prima d’ogni inizio stagione il Responsabile dovrà presentare al Consiglio Direttivo, per l’approvazione, le proposte da inserire nel progetto di programma generale tenendo in debito conto le missioni primarie previste dallo Statuto e gli impegni finanziari.
Commissione Logistica.
A questa Commissione viene affidato l’incarico di provvedere alle necessità logistico-organizzative relative a tutte le attrezzature, mezzi, impianti, attività di montaggio e smontaggio, rapporti con i fornitori, preventivi di spesa e quant’altro sia necessario al funzionamento della macchina organizzativa. Al fine di ottimizzare gli interventi il Responsabile dovrà cercare di formare una squadra fissa minima di volontari appartenenti alle contrade tanto da soddisfare ogni esigenza, arricchendosi di preziose esperienze e professionalità.
2.2 – Contrade. (Art.11 St.)
Le Contrade sono l’espressione diretta della popolazione all’interno dell’Associazione. Esse, attraverso l’Assemblea aperta a tutti i contradaioli, anche non iscritti (Art.21 e 13 St.), procedono all’elezione dei membri del proprio Consiglio con il metodo del voto segreto o con il voto palese. In ambedue i casi è indispensabile procedere alla nomina della Commissione Elettorale e alla compilazione del verbale annotando il nome dei candidati, dei presenti e dei risultati. Le elezioni dei Consigli di Contrada devono tenersi dopo quelle del Consiglio Direttivo. (Art 21.4 St.).
Nello spirito di collaborazione ed in ottemperanza a quanto previsto dallo Statuto, le Contrade operano con il principio di reciproca mutualità.
E’ raccomandato alla Contrade lo scambio di esperienze e lo sviluppo di iniziative comuni durante l’arco dell’anno.
Ogni Contrada deve mettere a disposizione delle Commissioni un numero congruo di volontari ogni qualvolta sia richiesto dalle necessità di rappresentanza od opportunità organizzativa. Ogni impossibilità e difficoltà devono essere tempestivamente comunicate ai responsabili del Consiglio Direttivo per consentire di provvedere altrimenti. Trattandosi di volontariato, i responsabili, a loro volta, dovranno comunicare ai capitani, in tempo utile, le esigenze non previste dal programma annuale.
Ogni Contrada è tenuta a dare preventiva comunicazione al Consiglio Direttivo delle assemblee, delle uscite, delle manifestazioni che si intendono tenere.
Alle Contrade è data facoltà, previo tempestivo avviso al Consiglio Direttivo, provvedere a feste e manifestazioni di contrada e ad iniziative utili all’auto finanziamento nello spirito normativo dello Statuto. (Art.3.2).
Di ogni verbale redatto all’interno delle contrade può essere richiesta copia dalla Segreteria del Consiglio affinché sia portata a conoscenza dei propri membri.
Alle Assemblee di contrada, tenute per le elezioni degli organi direttivi, deve essere presente un componente il Consiglio Direttivo dell’Associazione mentre per le Assemblee ordinarie la presenza del Consigliere è semplicemente consigliata.
E’ buona norma che ogni singola Contrada inviti alle feste i rappresentanti delle altre contrade e del Consiglio Direttivo e che sia data massima pubblicità in modo che tutti i contradaioli e cittadini possano liberamente partecipare.
E’ particolarmente raccomandata l’attività di proselitismo, sia per la partecipazione a Tuttaponti e alle altre attività promosse dal Consiglio Direttivo, che per le attività all’interno delle contrade.
Ogni Contrada è tenuta a presentare al Consiglio Direttivo la Relazione annuale di gestione, il rendiconto consuntivo di fine anno, le previsioni di spesa per l’anno successivo, l’aggiornamento dell’inventario dei costumi e delle attrezzature nonché, quando ricorre, la relazione di fine mandato. (ART.18bis.2).
2.3 – Commissariamento di una Contrada. (Art. 14.6 St.)
Il mancato rinnovo del Consiglio di Contrada o il suo scioglimento per vari motivi, provocano il commissariamento della stessa Contrada da parte del Consiglio Direttivo.
Il Commissario, rappresentato da un’unica persona nominata dal Consiglio Direttivo, acquisisce dal Capitano uscente tutti i documenti utili alla gestione provvisoria della Contrada interessata: Cassa, Registro dei verbali ecc. Oltre ciò prende in consegna la chiave della sede, i costumi, le attrezzature e tutto ciò che riguarda i beni assegnati alla Contrada procedendo all’inventario in contraddittorio con lo stesso Capitano uscente.
Quanto prima il Commissario convoca l’Assemblea di Contrada, che nominerà la Commissione Elettorale, per poi procedere a nuove elezioni.
Dopo l’insediamento del nuovo Consiglio di Contrada il Commissario cessa il suo mandato formalizzando il passaggio dei beni inventariati al Capitano neo eletto.
Il Commissario è tenuto a lavorare in stretto contatto col Consiglio Direttivo. Al termine del mandato dovrà produrre una relazione scritta su quanto ha fatto.
2.4 – Costumi. (Art.9.1 St.).
I costumi fanno parte del patrimonio dell’Associazione e le Contrade ne curano la produzione, la manutenzione la conservazione e l’uso. Il Consiglio Direttivo ha in dotazione costumi, armi, strumenti musicali e altre attrezzature necessarie a formare la parte generale dei cortei nelle manifestazioni ufficiali e non assegnati alle singole Contrade. I costumi, nel loro insieme, rappresentano il palese veicolo della rievocazione storico-culturale della Comunità e la forma estetica dell’aggregazione. Sono però anche lo strumento concreto della realizzazione delle manifestazioni rievocative e di rappresentanza senza i quali l’Associazione non avrebbe motivo di esistere ed al contempo rappresentano la forza organizzativa che l’Associazione può esprime. E’ anche per questo che l’inventario deve essere sempre dettagliato ed aggiornato.
In linea di principio i costumi non possono essere noleggiati a terzi. Possono eccezionalmente essere dati in prestito previa autorizzazione del Consiglio e dietro responsabilità dei Capitani di contrada. Per ogni prestito deve essere compilata la scheda-contratto predisposta dal Consiglio. (All.1).
Ogni produzione o riproduzione (anche fotografica) dei costumi deve avvenire su autorizzazione del Consiglio sentita la Commissione Storica.
2.5 – Armi.
Le armi fanno parte integrante dei costumi pertanto il loro uso è esclusivamente ornamentale.
Le armi di dotazione possono essere:
– armi bianche;
– armi da fuoco finte o inefficienti.
La dotazione deve essere consona all’epoca rinascimentale relativa al periodo della nostra rievocazione storica e quindi prima della realizzazione o dell’acquisto devono essere sottoposte al nulla osta della Commissione preposta.
E’ vietato l’uso delle armi per gioco. E’ particolarmente vietato puntare le armi verso chicchessia anche per scherzo. Le armi bianche possono essere sfoderate solo in circostanze particolari indicate di volta in volta dai responsabili delle manifestazioni. Ai Capitani è demandata la responsabilità dell’improprio uso delle armi da parte dei propri figuranti. Altrettanto dicasi per le armi in dotazione al Consiglio.
I responsabili della Commissione Storica e Corteo sono tenuti ad istruire i Capitani di contrada sulle norme che regolano l’uso, la custodia e la conservazione delle armi. I Capitani, a loro volta dovranno istruire i loro figuranti.
È vietato dare in dotazione armi ai minorenni.
3.1 – Vigilanza. (Art.14.11 St.)
In estensione allo spirito dello Statuto è opportuno dare un chiaro significato interpretativo all’Art.14 così da indicare le competenze precise ai membri del Consiglio e ai Capitani.
A tutti i soci con cariche di responsabilità, nello svolgimento delle proprie funzioni, con spirito educativo, formativo ed informativo, competono attività di vigilanza:
– Sul rispetto dello Statuto in ogni sua parte con particolare riguardo ai valori della solidarietà e dell’amicizia;
– Sui corretti rapporti fra le Contrade ed il Consiglio;
– Sulle uscite;
– Sulle elezioni e le riunioni di Contrada;
– Sulla corretta applicazione delle norme di sicurezza individuale;
– Sulla corretta tenuta dei conti intervenendo con suggerimenti ed eventualmente con consulenze del professionista dell’Associazione o della Federazione Nazionale;
– Sulla provenienza dei finanziamenti;
– Sulle caratteristiche dei costumi;
– Sul corretto coinvolgimento dei contradaioli;
– Sulla correttezza delle comunicazioni da estendere agli abitanti, agli Enti, ai mas-media;
– Sul rispetto dei Regolamenti.
3.2 – Palii vinti – Esposizione Stemmi e Bandiere. (Art.14.11 St.)
a) Essendo patrimonio storico della Comunità Ripolese, gli stendardi vinti nei vari Palii sono conservati dalle contrade per cinque anni. Al termine di detto periodo devono essere consegnati al Consiglio Direttivo per la conservazione presso una sala museale. Altrettanto dicasi per i cimeli, le targhe ricordo, le bandiere e quant’altro sia stato acquisito sia dalle Contrade che dal Consiglio Direttivo.
Spetta al Consiglio Direttivo, con l’ausilio dei rappresentanti delle Contrade, allestire la sala museale mantenendo esposti i dati anagrafici significativi degli oggetti e la loro provenienza.
b) Le insegne, i gonfaloni, gli stemmi possono essere esposte in pubblico solo dalla contrada e dai contradaioli a cui appartengono e dal Consiglio Direttivo per le manifestazioni ufficiali. Le insegne o stemmi possono essere esposti dalle contrade e dai contradaioli solo nel proprio territorio. Nelle zone confinanti le insegne o stemmi non possono invadere il territorio vicino. Solo in casi eccezionali e per il tempo necessario, in occasione di manifestazioni pubbliche o eventi particolari, su richiesta del Consiglio Direttivo, le contrade interessate dovranno concedere il permesso di far esporre altre insegne o stemmi nel loro territorio.
3.3 – Stemmi – Bandiere – Gagliardetti.
Gli stemmi delle singole contrade e dell’Associazione sono descritti e riportati in allegato allo Statuto. Essi sono stati registrati con marchio nazionale ed europeo, presso la Camera di Commercio di Firenze in data 8 Marzo 2010 con validità decennale.
Le bandiere in uso all’Associazione sono:
– Bandiera della Lega di Ripoli – In uso al Consiglio;
– Bandiere di Casata – In uso alle Contrade;
– Bandiere ufficiali delle Contrade;
– Bandiere di sbandieramento;
– Altre bandiere per le cerimonie ufficiali (Nazionale – Europea –
Comunale – ecc.).
Le bandiere ufficiali, sia della Lega che delle contrade, sono di foggia rettangolare (cm 150×180) e riproducono gli stemmi e i colori previsti dallo Statuto.
E’ ammesso l’uso di bandiere di altra foggia non rivestenti carattere di ufficialità al solo scopo di imbandierare le contrade. Le fogge devono essere preventivamente autorizzate dal Consiglio previo parere della Commissione Storica.
Tutte le bandiere in uso sono rappresentate in allegato 2.
I Gagliardetti.
Ogni Contrada può produrre un proprio gagliardetto. Essendo normalmente utilizzato per i riconoscimenti e gli scambi, la foggia e le dimensioni sono di libera scelta delle stesse Contrade, sentito il parere della Commissione Storica.
Sui gagliardetti devono comparire inequivocabilmente i simboli distintivi della contrada che li realizza, il nome dell’Associazione e quello del Comune.
3.4 – Uso commerciale dei simboli e dei marchi.
I gonfaloni, le bandiere e i gagliardetti non possono essere riprodotti ad uso commerciale (neppure in foto) se non su autorizzazione del Consiglio.
L’uso dei marchi depositati presso la Camera di Commercio di Firenze è sottoposto ad autorizzazione scritta del Consiglio come previsto dall’apposito regolamento, anch’esso depositato.
Fatte salve alcune eccezioni da concordare con il Consiglio, le bandiere delle contrade devono essere esposte in occasione della festa del Palio e della Giostra; nelle feste di contrada ed in occasione di altri eventi stabiliti dai Regolamenti e dalle opportunità che si presentano di volta in volta. L’esposizione deve avvenire entro i limiti geografici di competenza indicati in allegato a questo Regolamento e allo Statuto. In concomitanza di confini le bandiere delle contrade interessate possono essere accoppiate.
L’uso delle bandiere è consentito per particolari eventi quali nascite, matrimoni, morti.
3.5 – Palio – Corteo – Norme di Comportamento.
I giochi e la Giostra si svolgono secondo quanto previsto dall’apposito Regolamento. L’assegnazione dei cavalli e dei fantini, per ogni singola Contrada, avviene per sorteggio. L’impegno economico viene normalmente sostenuto dal Consiglio Direttivo.
Indipendentemente dalle manifestazioni in programma, il Responsabile della Commissione Storica e Corteo, in accordo con i Capitani di contrada, può organizzare prove di corteggio, di marcia, di schieramento, ecc.
La settimana precedente il Palio la Commissione Corteo organizza le prove generali. Alle prove generali devono obbligatoriamente partecipare i contradaioli che poi sfileranno. Sarà cura del Responsabile comunicare preventivamente ai Capitani le innovazioni importanti previste rispetto agli anni o alle occasioni precedenti.
Dato il notevole impegno fisico, all’organizzazione della giornata del Palio partecipano obbligatoriamente tutti i membri del Consiglio e tutti i Capitani di contrada con loro squadre di volontari. Il Responsabile è tenuto ad indicare i giorni, le ore, il luogo di ritrovo e ad assegnare a ciascuna squadra e a ciascun membro del Consiglio i compiti e gli incarichi.
La preparazione atletica dei contradaioli dovrà avvenire in tempo utile tanto da non doverli poi distrarre dai compiti che ogni Capitano assegnerà loro.
Le contrade sono obbligate a partecipare alle prove delle cerimonie, con i figuranti previsti.
La contrada che contravviene alle suddette disposizioni incorre nella sanzione specificata di cui all’ Art. 6.2.b.
L’ordine di schieramento dei gruppi di figuranti nel corteo storico è stabilito dalla Commissione Storica e Corteo.
I Capitani dovranno essere preventivamente istruiti sull’ordine di formazione e schieramento del corteo.
Durante il corteo storico e nei corteggi occorre rispettare le seguenti regole, l’infrazione delle quali può determinare le sanzioni previste all’Art. 6.2.b del presente Regolamento.
– Non sono ammesse all’interno delle scene e dei cortei persone in abiti fuori epoca. Il personale di supporto o di servizio tecnico deve rimanere al di fuori delle manifestazioni o indossare abiti o casacche adeguate.
– Il comportamento d’ogni figurante deve essere adeguato al personaggio rappresentato, negli atti e nelle parole, pena l’allontanamento.
– L’eventuale presenza di animali deve essere consona all’epoca e all’abbinamento al personaggio rappresentato secondo le indicazioni della Commissione Storica. Nel loro impiego devono essere rispettate le norme di sicurezza pubblica e di incolumità per le persone e per gli stessi animali.
– E’ fatto divieto utilizzare complessi, gruppi musicali, spettacoli ecc. non inerenti il periodo storico rappresentato, fatta salva l’esecuzione degli inni ufficiale nel ristretto spazio e nel breve tempo necessari.
Divieti per i figuranti:
1 – Portare attrezzi e oggetti fuori epoca;
2 – Portare piercing;
3 – Portare occhiali che non abbiano la foggia dell’epoca storica;
4 – Alle donne portare più d’un orecchino per orecchio;
5 – Agli uomini portare orecchini;
6 – Fumare in pubblico durante le cerimonie;
7 – Indossare orologi in modo visibile;
8 – Portare anelli moderni e bracciali;
9 – Portare scarpe non idonee;
10 – Parlare col pubblico durante lo svolgimento del corteo;
11 – Masticare chewing-gum;
12 – Consumare cibi e bevande;
13 – Mostrare tatuaggi;
14 – Fermarsi o uscire dal corteo per parlare o farsi fotografare.
All’atto della formazione del corteo o durante lo svolgimento dello stesso il responsabile della Commissione Corteo deve intervenire per l’adeguamento alle norme.
Il contravvenire alle norme può comportare l’esclusione del singolo o il gruppo dalla manifestazione.
4.1 – Attività. (Art.14/15/16 e 22 St.)
Il Presidente, il suo vice ed il Segretario, ognuno per le proprie particolari attribuzioni, coordinano l’attività del Consiglio.
All’interno delle specifiche competenze ogni Responsabile di Commissione svolge attività di coordinamento tra i volontari delle contrade.
I Capitani delle contrade svolgono attività di coordinamento dei consiglieri di contrada.
4.2 – Manifestazioni ed iniziative. (Art. 3 St.).
Oltre le manifestazioni ufficiali previste dallo Statuto, altre manifestazioni di carattere ludico, culturale, sociale e di intrattenimento, possono essere introdotte, anche a scopo di autofinanziamento, su iniziativa del Consiglio Direttivo o delle Contrade nel rispetto dei principi dettati dallo Statuto stesso e dal presente Regolamento.
Le manifestazioni pubbliche promosse all’interno delle Contrade dovranno avere il benestare del Consiglio Direttivo e rispettare tutte le regole di ordine pubblico e di sicurezza previste dalle Disposizioni di legge. I membri del Consiglio Direttivo, qualora le Contrade ne facciano richiesta, si presteranno a collaborare per la riuscita delle loro iniziative .
4.3 – Servizi Comuni – Corsi.
Allo scopo di non disperdere risorse, alcuni servizi vengono gestiti direttamente dal Consiglio Direttivo che provvederà all’organizzazione, all’acquisto delle attrezzature e alla loro conservazione.
I servizi interessati sono: musici, sbandieratori della parte generale del corteo nonché le bandiere di sbandieramento e quelle ufficiali di rappresentanza.
Le contrade possono provvedere in proprio alle attrezzature dei costumi e dei relativi figuranti. I costumi devono essere messi a disposizione del Consiglio ogni qualvolta vi sia la necessità di impiegarli nelle manifestazioni ufficiali e nelle cerimonie nelle quali vi sia opportunità d’impiego.
Sono gestiti e finanziati dal Consiglio Direttivo anche i corsi di formazione specifici rivolti ai volontari e ai figuranti delle contrade in impiego comune nell’Associazione.
4.4 – Attrezzature. ( Art.9 St.).
Tutte le attrezzature utili alla vita associativa ed organizzativa dell’Associazione devono essere meticolosamente inventariate. Ad ogni singola Commissione devono essere assegnate le attrezzature occorrenti all’attività propria. Delle attrezzature prese in carico gli assegnatari ne sono responsabili e perciò devono curarne la manutenzione, l’inventario, la riparazione, la segnalazione al Consiglio per la sostituzione.
Le attrezzature utili alle attività delle contrade devono essere messe loro a disposizione gratuitamente e compatibilmente con le priorità collettive. Il prestito di una certa durata deve essere formalizzato. (All.2).
5.1 – Sicurezza ed Assicurazione. (Art.15.2 St.).
Nello spirito dell’Art.2 dello Statuto ogni associato partecipa alla vita dell’Associazione in forma di volontario contribuendo alla realizzazione delle iniziative rievocative, culturali, ludiche ecc.
Tutte le attività svolte all’interno o per iniziativa dell’Associazione sono improntate alla sicurezza fisica personale di ogni socio o volontario occasionale. A maggior garanzia di ciò è fatto obbligo al Consiglio Direttivo, per tramite del suo Presidente, stipulare adeguate polizze assicurative per ogni settore di attività con particolare attenzione a quelle che possono comportare rischi seppur minimi per l’incolumità fisica delle persone.
6.1- Provvedimenti Disciplinari. (Art. 7 St.).
Il mancato rispetto delle norme dello Statuto e dei Regolamenti può comportare sanzioni.
Le sanzioni possono riguardare:
– I singoli Soci;
– Le singole Contrade;
– I membri del Consiglio Direttivo.
Non possono essere comminate sanzioni non previste dallo Statuto e dal presente Regolamento.
Le sanzioni individuali non possono essere rese pubbliche ma devono essere notificate per iscritto all’interessato (Art.7.2 St.)
a) – Procedura.
Trattandosi di materia riferita ad operatori volontari, la procedura deve essere impostata alla massima discrezionalità e prudenza.
Chi si avvede del mancato rispetto delle norme deve farne immediata amichevole contestazione verbale ed informare tempestivamente il Presidente (o il Capitano) che valuterà l’opportunità di comporre e sanzionare in via breve, magari con un richiamo verbale, il soggetto interessato.
Nei casi gravi l’informazione deve assumere carattere scritto diventando primo documento di contestazione.
Non devono essere accolte informazioni in forma di delazione e tantomeno quelle anonime (lettere, telefonate ecc.).
Su proposta del Presidente, il Consiglio Direttivo deve nominare una Commissione Istruttoria che dovrà accertare i fatti.
Accertati i fatti la contestazione deve essere notificata con raccomandata A/R.
La contestazione deve contenere con chiarezza: l’articolo dello Statuto/Regolamento e il motivo della contestazione; il giorno, mese, anno, ore, luogo, tempo di risposta, contesto e fatti addebitati nonché il nome delle eventuali persone coinvolte, la firma del Presidente.
Vagliato il contenuto della risposta, la Commissione Istruttoria ne renderà edotto il Presidente che sottoporrà i documenti all’analisi del Consiglio per i provvedimenti del caso.
Per quanto di sua competenza, nel comminare le sanzioni il Consiglio terrà conto dei precedenti, della gravità dei fatti, delle circostanze e delle attenuanti agendo con senno e ponderatezza.
Dal giorno della contestazione alla pronuncia del Consiglio non devono trascorrere più di trentacinque giorni lavorativi.
Restano valide a tutti gli effetti le regole stabilite dai singoli Regolamenti riguardanti specifiche sanzioni.
Nei casi di difficile o controversa pronuncia il Consiglio ha facoltà di inviare tutto al Collegio dei Probi Viri. In tal caso i termini di 30 (trenta) giorni per il giudizio decorrono dalla data della lettera d’incarico. (Art.1.3 Reg. Probi Viri).
b) – Tipologia di sanzioni.
Le sanzioni comminabili sono:
– Richiamo verbale;
– Richiamo scritto;
– Sanzione pecuniaria fino a un massimo di 50€ (cinquanta euro) salvo indennizzo per eventuali danni materiali;
– Sospensione;
– Decurtazione di punteggio nelle gare del Palio e della Giostra, per un massimo di 3 (tre) punti;
– Sospensione individuale o collettiva dalla partecipazione alle sfilate per un massimo di 3 (tre) volte;
– Esclusione dalle manifestazioni delle singole contrade o dei singoli figuranti;
– Prestazioni di corvè con un massimo di 3 (tre) giornate.
– Decadenza dalle cariche (Art.14.10 St.);
– Decadenza da Socio.
c) – Elenco delle cause sanzionatorie.
Le cause sanzionatorie trovano fonte normativa nello Statuto e nei Regolamenti.
1. Attività lucrative a beneficio personale; (Art.1 St.).
2. Sottrazione indebita di materiali o denari dell’Associazione;
3. Resa di falsa testimonianza in dispetto dell’Associazione, dei suoi membri e degli organismi ai quali l’Associazione aderisce;
4. Indebito uso o vendita dei marchi dell’Associazione; (Vedi Regolamento Marchi Art.3.2):
5. Distribuzione, anche in modo indiretto, di eventuali utili, avanzi di gestione o riserve.
6. Comportamento scorretto od offensivo nei confronti del pubblico, degli altri associati e volontari;
7. Comportamento rissoso e di ostilità verso il pubblico, i volontari e contradaioli;
8. Recidiva nella violazione delle norme di comportamento previste dall’Art. 3.6.a del presente Regolamento;
9. Ingiustificata mancata partecipazione al Consiglio Direttivo o al
Consiglio di Contrada per 5 (cinque) sedute consecutive. (Art.14.10 St.).
10. Mancata partecipazione alle prove generali del Corteo Storico;
11. Mancata partecipazione alle attività di preparazione del Palio e della Giostra;
12. Mancata ed ingiustificata partecipazione agli allenamenti o alle prove;
13. Atti nocivi in generale commessi con dolo o colpa grave nei confronti dell’Associazione;
14. Mancato rispetto delle indicazioni della Commissione Corteo sulla foggia dei costumi ed accessori nonché la realizzazione degli stessi senza la preventiva autorizzazione della Commissione Storica;
15. Indebita variazione della composizione dei cortei;
6.2 – Controversie. (Art. 8 St.).
Le eventuali controversie sorte all’interno delle Contrade o fra le Contrade, trovano materia tecnica di soluzione nell’Art. 8 dello Statuto.
Ogni motivo di controversia deve essere esposto, per iscritto, in via gerarchia ai Capitani, se interni alle Contrade; al Presidente se sorti verso il Consiglio.
Restano valide a tutti gli effetti le regole stabilite dai singoli Regolamenti riguardanti specifiche controversie.
6.3 – Continuità. (Art.1 St.).
Nel rispetto di chi ha tenuto in vita l’Associazione nei tanti anni fin qui trascorsi e nel rispetto degli impegni (anche economici) assunti presso la comunità paesana, è indispensabile non disperdere tanto proficuo lavoro. Pertanto, al fine di garantire una sicura continuità, i membri dell’intero Consiglio e i Consigli di Contrada sono tenuti ad assumere l’impegno di proselitismo e far crescere in esperienza i giovani demandando ai capitani di segnalare quei contradaioli che abbiano passione e capacità personali tanto da essere inseriti nei futuri organi dirigenti.
6.4 – Soci Onorari. (Art.5.5 St.).
La nomina dei Soci Onorari compete al Consiglio Direttivo a maggioranza assoluta.
La proposta di nomina può essere avanzata per iscritto da qualunque associato. Nella proposta devono essere indicate, oltre il nome ed il cognome, le motivazioni referenziali.
Secondo quanto previsto dallo Statuto l’onorificenza deve essere assegnata “tra le persone fisiche che abbiano acquisito particolari meriti per la loro opera in favore dell’Associazione”. In questa categoria possono di diritto essere annoverati i “Soci Fondatori”, gli ex Presidenti che si siano distinti per capacità e rettitudine; gli associati più anziani d’iscrizione e di attività concreta e non più in grado d’impegnarsi fisicamente; le personalità politiche alle quali sia dovuto riconoscimento per il sostegno fattivo alla crescita dell’Associazione; gli intellettuali che hanno immaginato, costituito, fatto crescere l’Associazione; le personalità che hanno fattivamente contribuito al sostegno economico senza il quale l’Associazione avrebbe rischiato la sopravvivenza.
7.1- Validità.
Il presente documento resta in vigore sino alla stesura ed approvazione di un eventuale nuovo Statuto. Nel frattempo potrà essere modificato ed adeguato a nuove esigenze su proposta della maggioranza assoluta dei membri del Consiglio.